La cronaca dei primi anni del secolo scorso
racconta la storia di un giovane padre di famiglia che si presenta alla Cassa
Marca di
Spresiano
per domandare un prestito onde avviare una attività commerciale. Non porta
nessuna garanzia,
essendo nullatenente. Fortuna
vuole che si trovi davanti un giovane banchiere che con tanto coraggio gli dà
fiducia e, rischiando di perdere il posto di lavoro, gli concede il prestito. Il
giovane richiedente è Ferdinando Zoppas, padre di
Augusto, Francesco e Luigi
(detto Gino), che più tardi saranno protagonisti della meravigliosa avventura
industriale chiamata «Zoppas».
Ma nel 1924 papà Ferdinando muore, lasciando ai
tre giovani figli l'eredità di continuare.
Già nel 1925, in uno stanzone affittato con
l'aiuto di tre apprendisti, nasce la prima
cucina economica, in parte
in ghisa, ricoperta di piastrelle. Viene chiamata economica, ma poche famiglie
possono permettersela: siamo negli anni del primo dopoguerra, con molta fame e
tanta emigrazione.
La cucina, comunque, è l'oggetto del desiderio
per la funzione che svolge nell'ambito della famiglia.
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